Gli studi sulle lesioni da attacchi epilettici hanno coinvolto principalmente pazienti affetti da epilessia intrattabile.
Questi studi possono aver sovrastimato il rischio di lesioni in persone con epilessia.
Uno studio , coordinato dalla Mayo Clinic, ha valutato le lesioni associate agli attacchi epilettici in 247 pazienti affetti da epilessia, tra il 1975 ed il 1984.
Nel corso di un follow-up di 2.714 pazienti-anno, sono state identificate 62 lesioni correlate agli attacchi in 39 pazienti ( 16%, una lesione ogni 44 persone-anno ).
La maggior parte delle lesioni hanno riguardato contusioni o lacerazioni del tessuto molle del cranio ( 79% ).
La maggioranza delle lesioni ( 82% ) sono state procurate durante attacchi convulsivi generalizzati.
L’analisi univariata ha identificato 5 potenziali fattori di rischio di lesione correlata agli attacchi: un maggior numero di farmaci antiepilettici impiegati, una situazione di vita meno indipendente, un più alto punteggio di Rankin, una storia di attacchi convulsivi generalizzati o di cadute improvvise a terra, ed un più alto punteggio di frequenza di attacchi.
La frequenza con la quale si manifesta un attacco, tuttavia, è stato il solo significativo fattore di rischio identificato attraverso l’analisi multivariata ( realative risk, RR, = 1.33; p < 0.001 ).
Questo studio ha mostrato che le lesioni provocate dagli attacchi epilettici non sono frequenti e generalmente sono di minore gravità.
Nella maggior parte dei pazienti epilettici, un’eccessiva restrizione delle attività quotidiane allo scopo di evitare lesioni non è necessaria.
Un efficace controllo degli attacchi riduce sicuramente il rischio di lesioni correlate agli attacchi epilettici. ( Xagena2004 )
Lawn N D et al, Neurology 2004 ; 63 : 1565-1570
Neuro2004